Vi si accede mediante una scalinata di stile tardo barocco. La facciata riporta due mosaici di scuola monrealese del 1960 raffiguranti Cristo in trono affiancato dalle figure di S. Giorgio e S. Demetrio. L’edificio è a tre navate, separate da due file di sette colonne di marmo. Un’imponente iconostasi lignea ricopre le tre absidi. L’abside principale, inizialmente rivolta verso oriente secondo il canone bizantino, nella ricostruzione del ‘500, fu ricollocata verso occidente. Tra il 1641 e il 1644 Pietro Novelli vi eseguì gli affreschi delle absidi. In quella centrale è rappresentata l’Esaltazione della Trinità, in quella destra Cristo che ascende al cielo. Nella navata sinistra si trova un grande dipinto ad olio su tela (D’Antoni A., 1845) raffigurante S. Nicola che dona i suoi beni ai poveri. L’opera più antica di maggior rilievo artistico è l’Icona di Cristo con Maria di scuola senese del 1500, l’unica dipinta con tempera all’uovo. Sulla parete destra, rispetto all’entrata principale, si trova il sepolcro di Padre G. Guzzetta, uomo fra i più illustri di Piana. In seguito a nuovi restauri (1960) il coro venne trasformato e allargato e la volta a botte della navata centrale sostituita con un tetto a cassettoni con decorazioni in oro. Evidenti sono nella chiesa i segni di due stili: uno occidentale, rappresentato dagli affreschi del Novelli e dai vari dipinti su tela; l’altro orientale, attestato dall’iconostasi e dalle icone collocate nelle navate laterali. Recentemente la cattedrale è stata impreziosita con nuovi affreschi.
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