Il noto regista è documentarista Salvo Cuccia continua a sorprenderci con le sue iniziative culturali che utilizzano sempre le immagini per rievocare forti emozioni spesso legate a piccoli territori o identità culturali uniche.
Dal 13 al 15 settembre 2024 in Villafrati Salvo Cuccia con HISTORIA fa rivivere il cinema della sua famiglia, riaperto per questa occasione dopo 30 anni, dove sarà ospitata la sua ultima opera che è una videoambientazione.
Ho chiesto al regista di scrivere qualche riga e vi invito a visitare Villafrati in occasione della 244° Festa del SS.Crocifisso per HISTORIA.
Buona lettura
Salvatore Vasotti
All’inizio degli anni ’50 Salvatore Cuccia, il nonno di Salvo Cuccia, aprì il Cinema Cuccia. I suoi figli Piero, Salvatore e Vincenzo continuarono a coltivare questa passione e da metà degli anni ’60 l’attività si sviluppò anche in estate con un cinemobile con cui si proiettavano i film nelle piazze dei paesi siciliani. Salvo cominciò a frequentare il cinema fin da piccolo, gli bastava scendere dal secondo piano della palazzina e entrare nella sala a pianterrreno. Ha passato lì la sua infanzia. Dopo la morte di suo padre Piero e del nonno, Salvo si occupò del cinema per diversi anni insieme agli zii proponendo rassegne di film d’autore nella sala cinema e nelle piazze dei paesi. Il cinema Cuccia chiuse i battenti nel 1995. La sua storia è simile a tutti gli altri piccoli cinema di provincia e la sua chiusura è parte del processo di grande trasformazione tecnologica e sociale che ha investito una intera generazione e che ci porta al mondo di oggi. Si è trattato di un passaggio generazionale fortissimo in cui i cambiamenti nel mondo e nella nostra società sono stati radicali e ciò che è stato per tutto il Novecento è stato rivoluzionato dall’avvento della rete e dal mutamento delle modalità di pensiero e di vita e di conseguenza delle modalità fruitive del cinema e della sua mutazione che ha portato anche alla fine dei piccoli cinema.
In occasione della 244° Festa del SS.Crocifisso che si svolgerà a Villafrati dal 13 al 15 settembre Salvo Cuccia realizza una videoambientazione in cui il cinema Cuccia chiuso da 30 anni diviene parte integrante e tutt’uno con un “non montaggio” di 10 ore di suoi girati a Villafrati cui si aggiungono film in super8 e 16mm girati da suo padre dagli anni ’50 agli anni 70. Una storia in immagini che attraversa vari decenni proiettata in un involucro che è come una capsula del tempo: il cinema Cuccia viene aperto così come è rimasto per tutti questi anni, con la polvere depositata sulle sedie e ovunque, le ragnatele, le muffe, le sedie accatastate, le tende strappate, l’odore della sala che si è impresso in maniera indelebile.
HISTORIA è un progetto di creazione che si basa su un processo accumulazione di
immagini. Che si tratti di un borgo e o di un paese come in questo caso o di un grande centro, l’assemblaggio e la messa in proiezione di tutto ciò che può riguardare un luogo e una comunità diviene un lavoro di elaborazione della memoria collettiva. Tanto più che il cinema Cuccia è ubicato nella piazza del paese, punto di incontro per eccellenza e centro storico di scambio di informazioni e di racconti, di saluti e di incontri che nel caso di una festa patronale diventano più fitti e continui. Le porte aperte della sala cinema mettono in comunicazione diacronicamente il passato che scorre sullo schermo con il presente che fluisce.
Con questa opera Salvo Cuccia continua il suo lavoro tra ricerca di archivio e ricostruzioni di storia recente che in altri casi prende la forma di film documentari. In questo caso specifico si può dire che un archivio diventa installazione. In poche parole Historia è l’intero (quasi) archivio cinematografico su Villafrati proiettato sullo schermo, concetto che si può applicare a qualsiasi altro luogo e dunque universale.
stòria (ant. o letter. istòria)
/stò·ria/
sostantivo femminile
[dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. –Esposizione ordinata di fatti e avvenimenti umani del passato, quali risultano da un’indagine critica volta ad accertare sia la verità di essi, sia le connessioni reciproche per cui è lecito riconoscere in essi un’unità di sviluppo che trascende la mera successione cronologica propria della cronaca.
La storia (dal greco antico ἱστορία, historía, “ispezione [visiva]”, "ricerca", "conoscenza") è la disciplina che si occupa dello studio del passato dell'umanità tramite l'uso di fonti, cioè di documenti, testimonianze e racconti che possano trasmettere il sapere del passato. Più precisamente, la storia è la ricerca sui fatti del passato e il tentativo di una narrazione continua e sistematica degli stessi fatti, in quanto considerati di importanza per la specie umana. Il termine "storia", in italiano così come in altre lingue, ha anche il significato di "racconto letterario" o comunque di narrazione, orale o scritta, di vicende immaginarie. La storia, di per sé, è una “narrazione”. (da Wikipedia).
La storia si è depositata come polvere sulle piazze e per le vie del paese, si è spostata casa per casa, sui balconi e sugli usci. La storia si è depositata come polvere su ogni cosa, sul pavimento, sulle sedie e sugli scalini in uno spazio che un tempo fu un cinema in cui le muffe hanno proliferato imprimendosi sul pavimento rosso imperiale. Il Cinema Cuccia, chiuso da 30 anni, diviene Storia, HISTORIA, una videoambientazione, un’opera in situ concepita come un tutt’uno del luogo con le immagini e i suoni proiettati sullo schermo. Contenitore e contenuto sono il corpo unico e inscindibile di un’opera che apre uno squarcio sul passato portandolo in sincro con il presente. Circa dieci ore di film privati in super8 e in 16mm, registrazioni video e in pellicola girate a Villafrati, in parte durante la Festa del SS.Crocifisso, dagli anni 50 ad oggi si mettono in relazione con ciò che accade fuori dallo spazio installativo. Le porte del cinema/contenitore sono aperte per consentire questo collegamento osmotico con la realtà nel suo svolgersi. Nessun visitatore vedrà le stesse immagini sullo schermo tanto è esteso il montaggio. In un cortocircuito temporale le immagini registrate negli anni durante la festa si innestano nel presente, durante la festa in corso, all’esterno, nella piazza, nelle strade, in cui si materializzano le stesse azioni, gli stessi atti, gli stessi riti in una ripetizione infinita. Cambiano solo gli attori, ieri c’erano i padri e i nonni di quelli che oggi passeggiano svagatamente, per citare Sciascia, o partecipano alla processione o all’uscita dalla chiesa, in un fiume che ci riporta al panta rhei di Eraclito (πάντα ῥεῖ «tutto scorre»), l’eterno divenire della realtà, un fiume che solo apparentemente rimane uno e identico, ma che in effetti continuamente si rinnova e si trasforma, sicché non è dato tuffarsi in esso più di una volta, perché la seconda volta – a rigore – non è lo stesso fiume della prima. HISTORIA è un metronomo: il tempo di scorrimento delle immagini è direttamente proporzionale al tempo di scorrimento della vita.
© Salvo Cuccia 2024
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